NomeMancino, famiglia
Altri nomi

Mancini.

Titoli
Data e luogo di nascita
Data e luogo di morte
Città

Isernia; Venafro.

Cenni biografici

I Mancino furono, insieme ai Martucci, ai Montaquila e ai Pignone, una delle famiglie più influenti del patriziato venafrano nei secoli XV e XVI, la cui presenza è però attestata in città almeno dalla metà del Trecento; Angelo Mancino era infatti medico a Venafro nel 1344 (Calvanico 1962, 269).

Tra gli esponenti principali è sicuramente da ascrivere Antonio Mancino che fu eletto il 18 dicembre 1426 vescovo di Venafro da Martino V e che resse la diocesi per quasi un quarantennio († 1465). Nel 1431 affidò l’ospedale dell’Annunziata, nei pressi della parrocchia di S. Angelo in Platea, a Giovanni Marotta, obbligandolo a riconoscere la dipendenza del nosocomio dal vescovo e a fornire tre letti attrezzati da riservare ai poveri (Lucenteforte 1880, 69; Morra 2000, 516). Da un documento dell’aprile del 1442, in cui è tra i testimoni alla promessa di nozze di Carlo, figlio di Francesco Pandone, con Margherita del Balzo, si ricava che la sua Curia era costituita dall’arcidiacono Nicola Montaquila, dal primicerio Benedetto Bisauri e da un numero imprecisato di canonici, tra i quali sono menzionati Benedetto Priore e Nicola Pietro Valletta (Caetani 1929, 208). Durante il suo ministero episcopale fondò una cappella di famiglia in giuspatronato nella chiesa cattedrale in cui trovò sepoltura Covella d’Alferio di Castelpetroso, moglie di suo fratello Cristoforo che commissionò un affresco per onorarne la memoria (Masciotta 1953, 190; Morra 1987, 139).

Il peso specifico, in seno alla società venafrana, crebbe continuativamente nel corso del Quattrocento e la sanzione ufficiale dello status dominante acquisito dai Mancino fu il legame matrimoniale con la famiglia comitale, nel caso specifico Francesco sposò Sionna Pandone, figlia del conte Carlo (Valla 1905, 115). Espressione di questa relazione e di questa convergenza di interessi tra la famiglia comitale, che sistematicamente cerca il sostegno e il consenso di alcune famiglie della élite cittadina, e i Mancino, che individua nel sostegno ai Pandone il vettore della mobilità sociale e della promozione politica, si scorge in alcuni episodi. Ad esempio nel 1487, durante la fase acuta dello scontro tra Scipione Pandone e l’universitas venafrana, alla legazione ufficiale della città presso la Curia Regia per perorare un trattamento più equo, fece seguito una seconda legazione di sei uomini, con a capo Cesare Mancino e Federico Martuzio, i quali, munitisi di false credenziali e accreditandosi come i veri rappresentanti dell’universitas, si erano fatti ricevere dal re per denunziare, come illecita e abusiva, l’iniziativa della prima delegazione, smentendo le ragioni da essa prospettate (Morra, Valente 1993, 78).

Legami con altre persone o famiglie

Pandone, Montaquila, Martucci, d'Alferio.

Committenza/Produzione di opere letterarie
Committenza/Produzione di edifici e opere d'arte

Nella cappella Mancino, che la famiglia aveva in patronato nella cattedrale, è visibile un affresco databile post 1458 commissionato da Cristoforo per commemorare la moglie Covella d’Alferio di Castelpetroso. Ricostruzione della cattedrale e del vescovado a seguito del sisma del 1456 (vescovo Antonio).

Collezioni di opere d'arte antica e moderna
Monumenti funebri o celebrativi
Fonti iconografiche
Fonti manoscritte
Bibliografia

Caetani 1929: Gelasio Caetani, Regesta chartarum: regesto delle pergamene dell’Archivio Caetani, IV, Firenze 1930.

 

Calvanico 1962: Raffaele Calvanico, Fonti per la storia della medicina e della chirurgia per il Regno di Napoli nel periodo angioino, Napoli 1962.

 

Lucenteforte 1880: Francesco Lucenteforte, Monografia fisico-economico-morale di Venafro, III, Venafro 1880.

 

Masciotta 1953: Giovanni Battista Masciotta, Il Molise dalle origini ai nostri giorni, III, Cava de’ Tirreni 1953.

 

Morra 1987: Gennaro Morra, La cattedrale di Venafro. Notizie storiche, in Monastica, VII (Scritti vari), Montecassino 1987 (Miscellanea Cassinese, 56), pp. 123-160.

 

Morra 2000: Morra 2000: Gennaro Morra, Storia di Venafro dalle origini alla fine del medioevo, Montecassino 2000.

 

Valla 1905: Ludovico Valla, Storia di Venafro, a cura di Ferdinando Del Prete, Napoli 1905.

Link esterni
SchedatoreLuigi Tufano
Data di compilazione05/05/2016 01:14:38
Data ultima revisione04/11/2016 20:30:51
Per citare questa schedahttp://db.histantartsi.eu/web/rest/Famiglie e Persone/272